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lunedì 30 giugno 2014

MATURA!



SONO MATURAAAAA! YAY!
Ho finito l'orale stamattina, quindi mi ritengo ufficialmente libera! 
Ringrazio tutti voi che avete continuato a seguire il blog, a commentare e ai nuovi followers! Siete fantastici! 
Da oggi ricomincerò con i post, non vedo l'ora di riprendere in mano i libri che si sono accumulati sempre di più! 
Grazie ancora! 

sabato 14 giugno 2014

Recensione #36: Colpa delle stelle di John Green - Libro&Film


La maturità è dietro l'angolo, ma ho appena visto Colpa delle stelle e non potevo  non condividerlo con voi. 
Più che una recensione seria, questo è un degno sclero. 
Spero di riuscire a tornare su questo blog presto! Un abbraccio :* 




Colpa delle stelle di
John Green
Titolo originale: The Fault In Our Stars
Pagine: 347
Pubblicazione: 10 Gennaio 2012
Pubblicazione italiana: 10 Ottobre 2012
Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 15.00 €
Prezzo e-book: 9.99 €
Trama: Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Libro

Hazel Lancaster ha 17 anni, e purtroppo non è una comune teenager americana: Hazel Grace ha il cancro. Si trascina dietro una bomboletta d’ossigeno dappertutto, non ha una vita sociale e frequenta il College grazie alle lezioni che può fare tranquillamente da casa.
Augustus Waters invece ha 18 anni, non ha una gamba, ma è riuscito a sconfiggere il cancro.
Hazel e Gus si incontrano per caso: lei è obbligata a seguire un gruppo di supporto dai suoi genitori, mentre Gus si presenta per aiutare il suo migliore amico: Isaac.
Per quanto l’incontro/sconto possa essere un caso, la loro relazione da nulla per scontato. Prima diventano amici, buoni amici. Poi c’è qualcosa di più, ma Hazel è una granata. Potrebbe scoppiare da un momento all’altro, e non vuole nulla più dell’amicizia di Gus, ma lui non cede.
John Green ci trascina in un mondo triste, dove il cancro predomina. E lo sappiamo tutti, non è mai bello sentire o leggere cose sul cancro.
Eppure lo fa in un modo così tranquillo, spontaneo e leggero, che nemmeno te ne rendi più conto quando vai avanti con la lettura.
A predominare in Colpa delle Stelle sono i due protagonisti, che a parer mio sono perfetti. Di solito in una coppia letteraria tendo a non farmi piacere o il maschio o la femmina, ma in questo libro non puoi far a meno di innamorarti di entrambi.
Ho rischiato e sono quasi caduta anch’io fra le braccia di Gus, ma quanto vorrei caderci davvero nella vita reale. Hazel è una forza della natura, forte, genuina e splendidamente ironica.
Ho letto Colpa delle Stelle quasi un anno e mezzo fa in versione elettronica, e non ho potuto fare a meno di amare questo libro. Quindi ho comprato la versione cartacea, successivamente la cartacea in Inglese ed ora deve arrivare un’altra copia cartacea in Inglese, con la copertina del film.
Ecco, potete capire benissimo il mio stato mentale riguardo a questo libro e a John Green. Orami tutti hanno letto Colpa delle Stelle, e mi sentirei un’idiota a scrivere ‘Cavolo, correte a comprarlo!’, perché sono sicura che già l’avrete fatto.
Eppure, ve lo ripeto: comprate Colpa delle Stelle, innamoratevi, ridete e piangete per una storia d’amore che non ha nulla a che vedere con tutte quelle pubblicate negli ultimi anni.


Film

Parto mettendo le mani avanti: ho finito di vedere The Fault In Our Stars venti minuti fa, nemmeno.
Ho trovato per caso uno streaming funzionante, e dovevo vederlo a tutti i costi. Munita di PC e cuffie, mi sono sdraiata sul letto ed ho cliccato play.
L’inizio mi ha lasciata un po’ perplessa: nulla a che vedere con il libro. Conosciamo Hazel, la sua famiglia, e soprattutto la sua storia.
Procede un po’ a rilento, ma procede. Finché non arriva Gus. Credo che l’arrivo di Augustus abbia cambiato radicalmente l’andamento del film: scene più scorrevoli, interpretato da un Ansel Elgort a dir poco perfetto.
Anche Shailene Woodley non è stata da meno. Hazel era molto più ironica di quella del libro. La loro storia è stata raccontata nei minimi particolari, ovviamente mancava qualcosa, ma in un’ora e cinquanta non potevano raccontare pagina per pagina. Peccato.
Amsterdam è stata una scena che mi ha delusa e meravigliata. Certe cose erano identiche al libro, e l’ho apprezzato moltissimo. Altre, del tutto diverse.
Come ben sapete, se avete letto il libro, la fine è tragica. Ho pianto tantissimo, preciso che ho pianto più per i film che per il libro. Cosa che non mi sarei mai aspettata. Anche una parte della scena finale è stata cambiata, ma per quanto ami John Green, ammetto che mi è piaciuta di più come è andata nel film!
Se potete vedere un film in lingua, guardatelo immediatamente. Non aspettate Settembre, perché non c’è nulla di peggio di un doppiaggio fatto male e di mesi e mesi passati ad aspettare per vedere un film in Italia.
Godetevelo dal primo all’ultimo minuto, perché ne apprezzerete ogni secondo. 

Devi assolutamente vederlo!

sabato 7 giugno 2014

#Maturità2014

Maturità 

Post breve. Brevissimo. 
Chi legge questo blog: Ecco, ora ricomincia con la storia dello studio/assenza/maturità
Io: *si nasconde*
Lettore: tanto lo ripeti in ogni post che ti stai ammazzando di studio. 
Io: *cerca di schivare il pomodoro tirato*
Lettore: come se fossi l'unica a dover affrontare la maturità. 
Io: no, ma lo s-
Lettore: basta, smetto di seguirti. 
Io: okay, scusa. *torna a studiare* 

Ne avete abbastanza dei post che iniziano con: "Scusate per lo studio" - "La scuola mi uccide" - "Non vedo l'ora di finire." 
Però non ce la farò mai a stare dietro al blog, con la maturità alle porte. 
Lo so che non è mai morto nessuno per questo fantomatico esame, però l'ansia sale. E io non voglio ripetermi all'infinito, lo sapete benissimo ormai! 

Quindi, con mio sommo dispiacere, il blog sarà OUT per un po'. 
Non riesco a leggere nulla, di conseguenza cosa vado a recensire? Magari quando troverò un'oretta libera recensirò libri mai recensiti fino ad ora. 
Mi viene il voltastomaco a postare anche i 30 giorni Disney, perché la mia tesina è su Walt Disney e NE HO ABBASTANZA. 

Vi auguro un buon inizio estate a tutti, in bocca al lupo per gli esami, e che per una volta buona crepi sul serio 'sto lupo!

mercoledì 4 giugno 2014

30 Giorni Disney: Giorno 4: Film Disney che ti piace di meno


Ci sto prendendo troppo la mano con questi 30 giorni Disney, mi piace troppo questa rubrica! 
Comunque buonasera lettori, come state? Dopodomani la scuola qui finisce, poi quasi due settimane di studio intenso, e gli esami. Speriamo di sopravvivere! 
Un enorme in bocca al lupo per chi ha gli esami, che siano di maturità oppure universitari :)


Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero. 
Fermi tutti! Non sto dicendo che non mi piacciano le Cronache di Narnia, perché le ho adorate. Sia il primo, che il secondo. Ma il terzo non mi è proprio piaciuto :/ 

Sei sempre stato il mio preferito, Aslan! *roar* 

E qual è il vostro film Disney che non vi è piaciuto per niente?

martedì 3 giugno 2014

30 Giorni Disney - Giorno 3: Il tuo film Disney preferito


Hola! Di nuovo qui? Diciamo che per non studiare mi invento di tutto, come scrivere due post al giorno! Fortuna che per questo non ci vuole niente! 
Arrivata al terzo giorno, devo decretare il mio film Disney preferito. 
E quale sarà mai?


Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo. 
Ho visto soltanto i primi tre, perché dopo l'addio a Orlando Bloom e Keira Knigthley mi sono rifiutata di andare avanti. Ma il terzo resterà per sempre il mio preferito! E poi chi è che non ama Johnny? *-* 


Qual è il vostro film Disney preferito? 

Recensione #35: Cercami ancora (Tangled #2) di Emma Chase


Buonasera lettori!
Recensione un po' cattivella oggi. 
Voi cosa state leggendo di bello? Intanto io vi lascio alla recensione del secondo libro di Emma Chase, in uscita Giovedì 5 Giugno e edito da Newton Compton. 
Non vedo l'ora che lo leggiate, per sapere i vostri pareri. Il mio non è proprio carino, devo dire la verità. 
Alla prossima!


Cercami ancora (Tangled #2) di 
Emma Chase
Titolo originale: Twisted
Pagine: 320
Pubblicazione: 25 Marzo 2014
Pubblicazione italiana: 5 Giugno 2014
Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9.99 €
Prezzo e-book: 4.99 €
Trama: Può un libro romantico e sexy far ridere in modo irrefrenabile? Al mondo ci sono due tipi di persone: quelle che osservano e quelle che partono all’attacco. Kate è sempre stata un’osservatrice, una che pianifica, che agisce con prudenza. Ma da quando ha conosciuto l’affascinante Drew Evans le cose sono cambiate. Lui è così deciso, così innamorato, così sicuro di aver trovato finalmente la donna giusta. E il sesso tra loro è fantastico. Pensavate che lei e Drew avrebbero vissuto insieme per sempre felici e contenti? Be’, lo pensava anche Kate. Invece adesso, inspiegabilmente, Drew gliel’ha fatta davvero grossa, e ha dimostrato che le cattive abitudini sono dure a morire. Così Kate ha deciso che è finita per sempre e che, per quanto potrà essere dura, è tempo di iniziare una nuova vita senza di lui. Ma scoprirà presto che il destino ha deciso di riservarle qualche piacevole sorpresa…7



Vi ricordate il nostro amato Drew?
Quel ragazzino che narrava in prima persona la sua vita, e la sua relazione con Kate?
Spero che in Non cercarmi mai più vi siate divertite a leggere i pensieri di Drew Evans, perché io l’ho fatto. L’ho praticamente adorato, e volevo leggere Cercami ancora per ridere di nuovo insieme a Drew.
Peccato che a raccontarci la storia in Cercami ancora non è Drew, ma bensì Kate.
Abbiamo lasciato Drew e Kate felici e contenti, nella novella Dimmi di sì. Eppure proprio quest’ultima ci aveva preannunciato che le cose fra i nostri protagonisti non sarebbero andate poi così bene.
Infatti Kate ci dice che è da sola, che non si trova più a New York e che lei e Drew non stanno più insieme. Soliti litigi che hanno tutte le coppie, direte voi. Ebbene no.
Emma Chase nel seguito di Non cercarmi mai più ha deciso di trattare argomenti un po’ più seri, ovviamente che non sto qui a dirvi, sennò vi rovinerei la sorpresa.
All’inizio la storia fra Drew e Kate sembra andare a gonfie vele: il lavoro va alla grande, così le amicizie ed il sesso è stratosferico. Finché una notizia sconvolgerà le vite di entrambi, all’inizio negativamente, ma poi tutto si sistemerà.
Kate affronta periodi difficili, che una donna non dovrebbe nemmeno immaginare. E Drew non è con lei.
Perché non è con lei? Perché è un coglione.
Vi chiedo scusa per il linguaggio, ma ho odiato Drew immensamente. Per quanto possa averlo adorato in Non cercarmi mai più, in Cercami ancora è stato odio a prima lettura.
Non ne potevo più dai primi capitoli. E menomale che non la raccontava lui, la storia. Gli ultimi capitoli sono stati uno strazio, perché riprendevano il punto di vista di Drew, che per tutto il libro era stato nascosto da una parte.
Emma Chase ha scelto di scrivere Cercami ancora dal punto di vista di Kate, perché se lo avesse fatto fare a Drew, sarebbe stato uno strazio.
Nel primo libro Drew rispecchiava il 99% degli uomini presenti su questo pianeta, finché non ha trovato la donna della sua vita ed ha messo la testa a posto.
Nel secondo libro, Drew rispecchia il 50% degli uomini presenti su questo pianeta, e fa scelte veramente stupide. Si comporta come un ragazzino. Ed io odio questo tipo di uomini, figurarsi quando si tratta di un personaggio letterario, ed io dovrei sbavare dietro a lui.
Mi aspettavo di più, da questo libro. Molto, molto, molto di più. Purtroppo le mie aspettative sono state tremendamente sottovalutate.
Non posso far altro che dare tre stelline, perché nonostante tutto Drew e Kate mi sono piaciuti sin dall’inizio.
Peccato che quell’idiota si sia perso alla fine.
Peccato. 


lunedì 2 giugno 2014

30 Giorni Disney - Giorno 2: Il film d'animazione Disney che ti è piaciuto di meno


Buongiorno lettori! Eccoci di nuovo con la rubrica 30 Giorni Disney. 
Oggi la domanda è:


Il film d'animazione Disney che mi piace di meno per niente è *rullo di tamburi* Biancaneve e i 7 nani! 
Molti lo adorano e si girano dall'altra parte quando dico che non mi piace, ma non posso farci nulla! 
Biancaneve è una sottomessa, che per trovare un tetto sopra la testa deve pulire, lavare e cucinare per questi 7 Nanetti, che sono sopravvissuti lo stesso senza di lei. 
Poi Biancaneve non ne fa una giusta, finché ovviamente non accetta la mela dalla povera vecchia, muore e... ED ASPETTA IL PRINCIPE CHE LA RISVEGLI DA SUO SONNO ETERNO! 
Ma andiamo, forza! Okay, avete capito che Biancaneve e i 7 nani non mi piace per niente :/

Peccato che la foresta non ti abbia inghiottita sin dall'inizio. 
Invece, qual è il vostro film d'animazione Disney che vi è piaciuto di meno? 
A domani con la prossima domanda!

It's Monday! What are you reading? #13


Quanto sono brava? Non perdo nemmeno un lunedì di questa rubrica :D

#Cosa ho finito di leggere?
Ho finito di leggere The Saint di Tiffany Reisz, Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding Infine Tu di Lisa Kleypas. 
Il primo da dieci e lode, il secondo da dieci e il terzo... un po' meno. 

#Cosa sto leggendo?
Sto andando avanti molto lentamente con On the road di Kerouac. Poi ho iniziato Shatter Me di Tahereh Mafi per il Read Along e Cercami Ancora di Emma Chase. 

#Cosa leggerò in seguito?
Non lo so. 
Sul serio, la prossima settimana sarà dedicata alla preparazione per la maturità, quindi prediligerò letture semplici, tranquille e sopratutto in Italiano. 

Voi, cosa state leggendo? Consigli? 

domenica 1 giugno 2014

Recensione #34: Il diario di Bridget Jones (Bridget Jones #1) di Helen Fielding - Libro&Film


Buonasera lettori! Masterpost oggi! Ho finito di leggere Il diario di Bridget Jones e non vedevo l'ora di recensirlo, quindi quale miglior occasione per recensire sia il libro che il film? Alla prossima!


Il diario di Bridget Jones (Bridget Jones #1) di
Helen Fielding
Titolo originale: Bridget Jones's Diary
Pagine: 271
Pubblicazione: 1 Giugno 1999
Pubblicazione italiana: 22 Giugno 2005
Editore: Sonzogno Libri Oro
Prezzo cartaceo: 6.00 €
Prezzo e-book: 4.99 €
Trama: Mangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una mamma troppo invadente, un uomo troppo sposato e troppo pochi "pretendenti". È il ritratto di una single di oggi, moderna trentenne in carriera, quale risulta dal diario di un anno della sua vita, dove vengono raccontati, con humor e ironia, i problemi, le speranze, le delusioni di una donna qualunque.




Il Libro

Bridget è una ragazza quasi trentenne che vive a Londra, ha un lavoro precario, una fissa per il suo peso ed è cotta del suo capo: Daniel.
Lei ha una famiglia quasi perfetta, degli amici quasi perfetti ed una vita… beh, a detta di Bridget non è per niente perfetta.
Helen Fielding ci catapulta nel Diario di Bridget Jones, dove lei annota peso, calorie, sigarette ed alcolici. E con sarcasmo anche tutto quello che accade durante le sue giornate.
Bridget odia il suo lavoro, odia le sue colleghe, ed in particolare una: Perpetua. Però c’è una cosa che non odia: Daniel.
Daniel è il capo perfetto, quello bello ed affascinante per il quale tutte cadrebbero ai suoi piedi. E Bridget non è da meno. Iniziano con messaggini sulla ‘Gonna che sembra essere rimasta a casa’ di Bridget, e poi le cose si fanno un po’ più serie. Talmente serie, che Bridge chiede consiglio ai suoi migliori amici: Shazzer, Tom e Jude.
E come finiscono le serate in compagnia dei suoi migliori amici?

“Diavolo, vorrei essere morta. Giuro che non berrò mai più per il resto dei miei giorni.”

Vi siete fatti un’idea, no?
Eppure Daniel non è l’uomo perfetto che Bridget tanto aspetta.
Mentre continua con il conto del suo peso, delle sigarette, degli alcolici e della lotteria istantanea alla quale gioca, entra in scena un nuovo personaggio: Mark Darcy.
Darcy non è poi così nuovo, ecco: è un amico di famiglia, proprio quella stramba famiglia di Bridget. Darcy è un avvocato famoso, uscito da un divorzio un po’ devastante.
Mentre Daniel è tutto quello che una donna vorrebbe, Darcy è: odioso, spocchioso e pieno di sé. E questo è ciò che pensa Bridge. Finché le cose con Daniel vanno veramente a picco, e Bridget si ritrova veramente a rivalutare Darcy.

“Vuoi uscire a cena con me, Bridget?”

Helen Fielding ci catapulta nella vita di una trentenne senza un uomo, che sembra una disgrazia già annunciata. Una ragazza che lascia il suo lavoro, e resta disoccupata per un po’. Che ha una famiglia fuori di testa, e che con la normale famiglia Inglese non centra proprio niente.
Mi sono divertita molto a leggere il Diario di Bridget Jones, e poi Bridge è una forza della natura. Insomma ragazze, chi per una volta nella vita non si è sentita Bridget Jones? Io ora mi sento molto Bridget Jones, soltanto che mi rifiuto di tenere il conto delle mie sigarette e delle calorie, sennò tenterei il suicidio.




Il film

Non sono sicura che tutti abbiano letto Il Diario di Bridget Jones, ma di un’altra cosa sono sicura: tutti avranno visto il film, almeno una volta.
La nostra amata Bridget è interpretata da una fantastica Renée Zellweger, un po’ più grassa per i suoi standard, ma ci stava tutto.
I panni del capo bello e impossibile invece li ha presi Hugh Grant, che ho amato/odiato in questo film. Diciamocelo, Grant è un figo pazzesco. E se non ci fosse stato Colin Firth, avrei amato Grant al 100%.
Il nostro Mr. Darcy è Colin Firth, e non c’è bisogno che vi dica nulla su di lui.
Il film mi è piaciuto molto, e per un caso straordinario, più del libro.
Il diario di Bridget Jones (libro) è uscito nel lontano 1995, mentre il film nel 2001. In entrambe le date, ero una ragazzina. Le mie sorelle maggiori invece un po’ meno, e quindi, sempre quando ero una bambina, ho visto per la prima volta il film.
Anni dopo invece ho deciso di riguardarmelo da sola, e non mi era dispiaciuto per niente.
L’interpretazioni di tutti e tre gli attori principali è magnifica, e se avete letto il libro, potrete dire che rispecchiano in un modo quasi identico i personaggi creati da Helen Fielding.
Ci sono moltissime cose del libro che non sono presenti nel film, e viceversa. Nel film Mark Darcy è quasi sempre presente, mentre nel libro c’è all’inizio e alla fine. Diciamo che nel film è stata messa al centro la situazione romantica di Bridget, mentre nel libro la Fielding voleva raccontare la vita di una trentenne single. In questo caso, ho preferito il libro.
Però, da inguaribile romantica, le scene del film fra Bridget e Darcy non erano niente male!
Curiosità:
Nel libro, Bridget si sintonizza sulla BBC (canale Inglese) per vedere Orgoglio e Pregiudizio. Lo stesso Orgoglio e Pregiudizio dove Colin Firth interpretava Mr. Darcy.
Quando stavano scritturando il cast per Il diario di Bridget Jones, la stessa Helen Fielding ha esplicitamente chiesto se Colin Firth avrebbe potuto interpretare il suo Darcy. E così è stato. La trovo una cosa molto carina, anche perché la Fielding è una patita di Jane Austen e Orgoglio e Pregiudizio!

Devi assolutamente vederlo!

30 Giorni Disney - Giorno 1: Il tuo film d'animazione Disney preferito?


Buongiorno lettori!
Sta per avvicinarsi la maturità, e l'argomento della mia tesina sarà Walt Disney. Per ogni cartone animato, ho collegato una materia :D Speriamo bene. Quindi, come potevo non fare questo tag (posso chiamarlo tag?!) stupendo? Anche se sto iniziando ad avere la nausea di Disney&Co. 
Ogni giorno pubblicherò questa rubrica, per i prossimi trenta giorni (brava Tatiana, non ci voleva tanto a capirlo). Ed ogni giorno ci sarà una domanda diversa alla quale risponderò! Quindi saranno post brevissimi :D 


Il mio film d'animazione Disney preferito è La Bella e la Bestia
Partiamo dal presupposto che Belle è fantastica/bellissima e poi legge. Sempre. Ed io la amo per questo. Poi non ha pregiudizi, si sacrifica per suo padre, e okay, avete capito che la adoro. 

Però il mio cartone animato preferito in assoluto non è Disney, ma è Anastasia :D