Non ricordo bene dove (se letto in qualche recensione oppure visto in qualche video), ma una cosa mi è rimasta bene impressa: chi recensiva La casa sul mare celeste diceva questo: “È una carezza”. Mai metafora fu più azzeccata, perché si, il libro di T.J. Klune è proprio questo, una dolce carezza sul viso.
Linus Baker è il protagonista di questa carezza, un assistente sociale del Dipartimento della magia. Linus ci appare subito solo e dedito al suo lavoro, con pochissima vita sociale. Forse nulla. Ma tutto cambia quando gli viene assegnato un nuovo compito: trasferirsi a Marsyas per stabilire se l’orfanotrofio diretto da Arthur Parnassus è nelle condizioni per poter rimanere aperto.
Ragazzi, inutile dirvi che questo sarà un viaggio senza eguali. La casa sul mare celeste nasconde una metafora forse più grande di quanto ci si aspetti. Cioè che diverso è bello. Diverso va bene. Diverso è tutto. I bambini magici speciali che vivono insieme al signor Parnassus sono qualcosa di micidiale, nel senso buono del termine. Io mi sono innamorata di tutto. Di Linus, del mare, dei ragazzi. Sono di parte, ma soprattutto di Lucy.
Ve lo stra consiglio, ma soprattutto fatene buon uso. È una perla. Ed aggiungo un’ultima cosa: leggetelo ai vostri bambini, regalatelo ai vostri cuginetti o nipotini. Regalatelo ad un’amica che ha dei bambini, perché questo libro è tutto. Ed è un vero e proprio insegnamento. Sotto la porta dei sussurri di T.J Klune (uscito a fine Maggio) è già nella mia libreria, le aspettative sono altissime, ma so già che non mi deluderà.
Voi l’avete letto? Cosa ne pensate?
Devi assolutamente leggerlo!
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