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mercoledì 10 dicembre 2014

Recensione #67: Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto di Kirsty Moseley



Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto di
Kirsty Moseley
Titolo originale: The Boy Who Sneaks in My Bedroom Window
Pubblicazione: 30 Aprile 2012
Pubblicazione italiana: 27 Novembre 2014
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo cartaceo: 8.99 €
Prezzo e-book: 4.99 €
Trama: Amber Walker e suo fratello maggiore, Jake, hanno un padre violento. Una notte Liam, il migliore amico di Jake, la vede piangere, si arrampica attraverso la finestra della sua camera da letto ed entra per consolarla. Dopo quella prima sera il rapporto tra Amber e Liam cambia: pian piano l’innocenza e l’amicizia lasciano il posto all’attesa, ai malintesi e alle scintille. Liam passa da una ragazza all’altra, mentre Amber – ancora emotivamente segnata dagli abusi subiti per mano di suo padre – preferisce concentrarsi sulla scuola, la danza e le amiche. Ma tra loro due la passione cresce in fretta e anche se il loro rapporto è da sempre basato sull’amicizia, quando Amber inizia a guardare il suo migliore amico sotto un’altra prospettiva saranno fuochi d’artificio! E come reagirà Jake, da sempre iperprotettivo nei suoi confronti, quando scoprirà che la relazione tra i due sta diventando qualcos’altro?



All’inizio del libro Amber e Jake sono due bambini, che subiscono gli abusi del loro padre. Mentre Jake viene picchiato quotidianamente, Amber è quella a pagare le violenze sessuali, i vari sfioramenti non così paterni e quell’amore diverso. 

Nei capitoli successivi sono passati tanti anni, Amber ne ha sedici e Jake diciotto. Dopo tutte quelle violenze la loro mamma ha deciso di chiedere il divorzio, ma purtroppo resta per mesi lontana da casa a causa del lavoro. I fratelli frequentano la stessa scuola, ed è proprio Jake a prendersi cura della sua sorellina: lavora, porta il cibo a casa, ma pensa anche a divertirsi. Questo divertirsi comprende anche il suo migliore amico Liam, alias vicino di casa.
Liam ha la stessa età di Jake, vivono praticamente insieme, ma ovviamente deve stare lontano mille metri da Amber. Perché è la sua sorellina, e non deve assolutamente toccarla.
Ma intanto Jake non sa che Amber e Liam dormono tutte le notti insieme, da dieci anni. Non è mai successo niente fra di loro, ma Liam è a conoscenza degli abusi, e una notte sentendo Amber piangere decise di uscire da casa, entrare dalla finestra e dormire nel suo letto. Ed ormai, è diventato un rito.

Allora, il libro non mi è piaciuto. Ovvio, non mi aspettavo un bestseller. Eppure la trama non era male, anche se la copertina lascia a desiderare. Come sempre.
Il linguaggio è scurrile, la trama dice tutto del libro, non è scorrevole ed è la solita solfa del: “Ho subito abusi sessuali da piccola, incontro l’uomo giusto che diventerà il compagno della mia vita.” La Moseley tratta un argomento duro, per alcuni anche difficile da digerire. E lo tratta in un modo così superficiale che mi ha fatto storcere il naso per la maggior parte della lettura.

Non è uno di quei libri che definisco ‘leggero, che ti fa passare un’oretta’, ma è uno di quelli che non consiglierei per nulla al mondo. Ci sono talmente tanti bei libri in circolo, che perdere tempo con queste cose mi fa arrabbiare come una iena. Un alberello. 



19 commenti:

  1. Ultimamente questi libri sembrano davvero tutti uguali, e, una cosa importante, certe volte le CE cambiano i titoli, perché questo l'hanno rimasto simile? E' orribile!

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    1. D'accordo al 100 % con te per il titolo. Ed anche per la copertina :/

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  2. Io davvero di questo libro non so più cosa pensare. Sicuramente lo leggerò per farmi un'idea mia ma sono davvero confusa!

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    1. Guarda, a me non è piaciuto. Se hai altro da leggere, lascia stare!

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  3. Il problema dei libri che trattano di questi argomenti così delicati è che ci sono autori che li trattano con il dovuto rispetto e approfondimento perché sono esperienze che hanno vissuto in prima persona o che hanno vissuto persone vicine a loro (vedi Alice Sebold), mentre altri li sfruttano per scrivere presunti best seller trattandoli in una maniera non solo superficiale, ma anche poco opportuna.
    Sin da quando ho letto la trama di questo romanzo pensavo che non lo avrei letto, e le recensioni che sto leggendo in giro certo non mi incoraggiano. Credo proprio che lo lascerò perdere!

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    1. I libri della Sebold non sono paragonabili a quelli della Moseley. Ma nemmeno ci si avvicinano, purtroppo. Lascia stare!

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  4. Ne sto sentendo parlare veramente male di questo libro, e pensare che era uno dei pochi young adults mi ispirava sin dal principio... non so se lo leggerò a questo punto però u.u

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    1. Lascia stare!
      Se proprio vuoi leggere un bel YA, ti consiglio la trilogia di Rebecca Donovan. Magnifica, Rosa! (Se ti vuoi fare un'idea ho già recensito tutti e tre i libri).

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  5. Io appena ho letto il titolo, sono rimasta sconvolta, è così brutto, che anche se fosse la storia più bella del mondo, non l'avrei letta per principio!
    Cover bruttina, e anche già vista in tanti altri libri (cambia la ragazza, ma la sostanza è sempre quella!), e nemmeno la trama è granchè originale.
    Dopo la tua recensione, sono ancora più decisa a non volerlo leggere!

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    1. Non leggerlo. Non mi aspettavo grandi cose, eppure non sembrava malissimo. Mai fatto uno sbaglio così grande :/

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  6. Non leggo YA ma dal titolo non mi aspettavo niente di meglio... XD

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    1. Io ormai faccio degli YA il mio pane quotidiano, ma trovarne uno bello è un'impresa!

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  7. Chissà perchè i libri con i volti in copertina non sono mai o quasi belli. Fortuna che ho l'ebook, ma non sarà una delle prossime letture...

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    1. Prova a leggerlo, ma come hai già letto dalla recensione non ti garantisco nulla!

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  8. E' la seconda negativa che leggo e credo proprio che passerò il turno v.v

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  9. Ammetto che il libro non mi ispirava per niente e la colpa era del titolo. Di solito ci sono libri che devo assolutamente leggere perché il titolo mi chiama (a volte si rivela un'ottima idea e scopro un nuovo amore, altre si rivela un'idea pessima, ma va beh) ma in questo caso è successo tutto il contrario: il titolo mi urta proprio, però ero disposta lo stesso a dargli mezza possibilità. Dopo la tua recensione però penso che lascerò perdere del tutto :)

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