The Giver - Il Donatore di
Lois Lowry
Titolo originale: The Giver
Pagine: 256
Pubblicazione: 24 Gennaio 2006
Pubblicazione italiana: 7 Maggio 2013
Editore: Giunti
Prezzo cartaceo: 12.00 €
Prezzo e-book: 8.99 €
Trama: Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.
C’è
Jonas, un ragazzino di appena dodici anni.
C’è
una società magnifica, perfetta in tutto.
Ci sono genitori che non sono
veri genitori, ci sono figli che non sono veri figli, e ci sono sentimenti che
non sono veri sentimenti.
Questo
cosa significa? Significa che il protagonista di questa splendida saga vive in
un posto letteralmente perfetto.
Talmente perfetto che i figli vengono fatti nascere dalle Partorienti, donne
scelte dalla società con l’unico scopo di procreare. Ma non saranno mai i
figli delle Partorienti, perché quello non è un bambino, ma un prodotto. E
questo prodotto sarà un Uno, che poi diventerà un Due e così via. Fino al
numero dodici. E cosa succede al numero Dodici?
Come avrete ben capito,
l’ambientazione di The Giver è quasi intoccabile. Anzi, lo è al cento per
cento.
Jonas
vive con la sua cosiddetta famiglia, è un Dodici e inizia a prepararsi per la
Cerimonia dei Dodici. Cos’è? Una delle tante Cerimonie che la società svolge
ogni anno, per ogni numero. Perché se da Uno passi al Due, c’è una Cerimonia
davanti all’intera società. E la
Cerimonia dei Dodici è la più importante. Perché dopo non ci sarà più un
Tredici. Dopo inizia il lavoro, i Dodici diventano adulti, successivamente
lasceranno la famiglia, diventeranno loro stessi dei genitori, richiedendo una
moglie/marito ed un prodotto/bambino.
Jonas
è in trepidazione, e non vede l’ora che arrivi il giorno della Cerimonia dei
Dodici. Vuole sapere quale sarà il suo futuro perfetto, e a quale lavoro è
stato assegnato. Eppure quando è il turno di Jonas, il suo numero viene
saltato. Uno errore? Oppure c’è qualcosa di più? Ed in una società così
perfetta, deve esserci per forza qualcosa di più. Perché Jonas non sarà un
Maestro, né un Puericultore.
Lui è il Prescelto.
Prescelto a sapere tutto ciò
che c’è da sapere. Prima di lui, molti anni prima di lui. Jonas viene
addestrato dal Donatore, cioè colui che è stato Prescelto precedentemente. Il Donatore è un uomo vecchio, che con il
solo tocco delle sue mani trasmetterà a Jonas emozioni a lui sconosciute:
rabbia, amore, e soprattutto dolore. Perché in quella società perfetta il
dolore non esiste. E Jonas farà i conti con lui.
Lois Lowry ha creato un mondo
perfetto, nella sua imperfezione. Jonas non accetta tutto quello, e decide che
è ora di cambiare qualcosa. E quasi ci riesce. E’ l’incipit ad una saga
strepitosa, che vi consiglio vivamente di leggere ed amare. Perché vi
affezionerete a Jonas e al piccolo Gabe, proprio come se fossero lì con voi.
Mi ispira, sono contenta di aver trovato questa recensione che mi ha chiarito un po' di più le idee :D non mi ero mai interessata troppo al libro!
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