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Fai bei sogni di
Massimo Gramellini
Pubblicazione: 1 Marzo 2012
Prezzo cartaceo: 12.99 €
Prezzo e-book: 9.99 €
Trama: "Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
Sapevo
poco, anzi pochissimo, su Gramellini.
Sono andata sul sicuro leggendo anni fa Avrò
cura di te, opera che ha visto fondere la scrittura di Gramellini-Gamberale. Ed ero andata sul sicuro, lì, proprio perché
quelle grandi lettere con scritto Gamberale hanno catturato la mia attenzione:
un’autrice italiana che mi piace molto, potevo perdermi un suo libro? E lì, ho conosciuto Massimo Gramellini. Devo
dirvi la verità, non sono mai andata oltre. Non ho perso tempo comprando libri
di Gramellini, anzi. Ho lasciato correre. Finché un giorno mi ritrovo davanti
alla TV, e in una delle tante
pubblicità, mandano il trailer di Fai bei sogni. Incuriosita, volevo
vederlo. Ancora più incuriosita, dopo le mille ricerche ho scoperto che Fai bei sogni era un libro, e proprio di
Gramellini. Lì, non ho pensato più di due secondi a prenderlo. Comprato su
Amazon, Fai bei sogni è stato nella
mia libreria a poltrire per oltre sei mesi. Poi, credo che era arrivato il
momento. Sotto il sole cocente di Roma,
mentre di squagliavi dopo che facevi tre passi, ho deciso di prendere in
mano Fai bei sogni. L’inizio non è
stato dei migliori. In quel periodo avevo a che fare con il caldo, il lavoro,
l’università, e soprattutto passavo da un ospedale ad un altro. Dopo i primi capitoli, Fai bei sogni è
tornato di nuovo a riposarsi nella mia libreria. Forse sentiva la pressione
del caldo anche lui, che vi devo dire.
Eppure
io non sono il tipo che lascia i libri a metà, quindi o lo finisco o lo finisco. E da un momento all’altro,
dal caldo di Agosto sono passata ad una leggera brezza ottobrina, messi via i
teli per il mare e i costumi, ho tirato fuori dall’armadio la mia copertina
autunnale e i calzini antiscivolo. E mentre mettevo via e tiravo fuori, ho
pensato che forse anche che per Fai bei
sogni non era il momento giusto, prima.
Ho
ricominciato la lettura nel mio letto, in un calduccio che mi era mancato molto. L’ho continuata sempre in quel letto, e
quella stessa notte le pagine di Fai bei
sogni erano finite, e così anche le mie lacrime.
L’ho
letto con l’inconsapevolezza di quello che mi avrebbe aspettata, una volta
entrata nella testa di Massimo.
Il Massimo bambino.
Quello adolescente.
Quello che frequenta
l’Università.
Quello che finalmente riesce a
fare il lavoro che ama.
Quello che diventa un uomo.
E – quello – senza una madre.
Non
immaginavo che Fai bei sogni potesse
entrare così nella mia testa e nella mia pelle. Mi ha accompagnata lentamente,
nella vita di un uomo che ha avuto tutto l’amore del mondo, oppure no. Sta a voi deciderlo, una
volta finito l’ultimo capitolo.
Dopo
aver finito Fai bei sogni avevo
bisogno di leggere le recensioni degli altri lettori, e ne ho trovate di
discordanti. A chi è piaciuto da morire, a chi per niente. Io, rientro nei
primi. Fai bei sogni mi è piaciuto, e
lo rileggerei. Fai bei sogni mi ha
dato quella spinta in più per alzarmi la mattina, e finirla di procrastinare.
Fai
bei sogni ha fatto in modo che – tutte le mattine- io
dia un bacio a mamma, quando prepara il caffè.
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