C. J. Roberts
Titolo originale: Captive in the Dark (The Dark Duet #1)
Pubblicazione: 20 Luglio 2011
Pubblicazione italiana: 17 Agosto 2016
Prezzo cartaceo: NON DISPONIBILE
Prezzo e-book: 0.99 €
Trama: Caleb è un uomo con un unico obiettivo: la vendetta. Rapito da ragazzino e venduto come schiavo da un mafioso affamato di potere, da allora non ha mai pensato ad altro che a vendicarsi. Per dodici anni ha esplorato il mondo degli schiavi del piacere alla ricerca dell’uomo che ritiene responsabile del suo tremendo passato. Finalmente riesce a trovare l’artefice della sua sofferenza: ha una nuova identità, ma la stessa natura di un tempo. Per avvicinarsi abbastanza da colpirlo, Caleb deve trasformarsi in ciò che più odia e rapire una bellissima ragazza perché sia la vittima che lui stesso è stato. Olivia Ruiz ha diciotto anni e si è appena svegliata in uno strano posto. Bendata e legata, ad accoglierla c’è soltanto una calma voce maschile. Si chiama Caleb, ma vuole essere chiamato Padrone. Olivia è giovane, bellissima, ingenua e testarda. Possiede una sensualità oscura che non riesce a nascondere. Pur essendo terrorizzata dall’uomo forte, sadico e arrogante che la tiene prigioniera, l’irresistibile attrazione che prova per lui la tiene sveglia nel buio.
Dark
Blue…
La
prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stato il protagonista: Caleb.
Caleb
è un uomo senza pietà, cattivo e spietato. Caleb potrebbe avere davanti qualsiasi ragazza, e sarà sempre pronto a fare quello per cui è stato addestrato.
Addestrato
per addestrare ragazze.
Per rapirle, farle diventare schiave del sesso, e
rivenderle agli uomini più ricchi del Mondo.
Una
di queste ragazze, è Livvie.
Ma
Livvie ha un destino ben peggiore. Perché non sarà venduta ad un semplice uomo,
ma al nemico numero uno di Caleb. E l’intento principale non è quello di
vendere Livvie, ma è quello di uccidere Rastovich.
Caleb
è un bambino, quando viene salvato da Rafiq. Un bambino che ha subito abusi e
cattiverie da molti uomini. Un bambino obbligato a fare sesso, un bambino che
viene salvato da Rafiq. Così quest’ultimo diventa il mentore di Keléb, il padre
e la famiglia che non ha mai avuto. Rafiq lo inizia all' insegnamento, e alla
sua vita. Quella che verrà.
Caleb
così diventa grande, ed il suo unico obbiettivo è quello di addestrare ed
uccidere.
Ci
è sempre riuscito, rendendo Rafiq orgoglioso di lui… finché non arriva Micetta.
Caleb
controlla Livvie ogni giorno, finché non la rapisce. Lei si sveglia in una
camera buia, e sa che qualcosa non va. Finché poi, entra quell’uomo. L’uomo che
aveva incontrato il giorno prima su un marciapiede, ora è il suo rapitore.
Livvie
è immacolata, ed è il regalo perfetto per Rastovic.
E
così, inizia l’addestramento.
Livvie
passa un inferno, e diventa La Micetta di Caleb. Ogni sua decisione viene messa
in atto, che lei lo voglia o meno. Abusi, soprusi, cattiverie. Questo è quello
che passa Livvie, per sei settimane.
Eppure,
Caleb non è così immune da Livvie. Non riesce a tenere il punto come faceva con
le altre schiave. Non riesce a fregarsene. E Micetta non è da meno.
Possiamo
definirla Sindrome di Stoccolma? Forse.
L’attrazione
tra i due diventa più forte di ogni cosa, tanto che non sembra più un
addestramento, e pare che non ci sia più un addestratore e una schiava.
Dark
Blue mi è piaciuto, sotto alcuni aspetti. Sotto altri, un po’ meno.
Sapevo
che andavo incontro ad un libro buio… Dark, appunto. La lettura non è stata poi
così facile, particolari su particoli, ma i personaggi sono stati strutturati
molto bene. Caleb e Livvie, le loro storie, la loro storia. Non mi sono
dispiaciuti più di tanto.
Consigliato?
Se siete deboli di stomaco e non prediligete particolari di sesso esplicito e
dominazione, no. Se questo potrebbe essere il vostro genere, allora sì.
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