Quella vita che ci manda di
Valentina D'Urbano
Pubblicazione: 2 Ottobre 2014
Editore: Longanesi
Prezzo cartaceo: 12.99 €
Prezzo e-book: 9.99 €
Trama: Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo. L’auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l’unica cosa che gli rimane di lui: c’è anche quell’idea che una vita diversa sia possibile.
Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia.
Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di padri diversi. C’è Anna, che a soli trent’anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita. C’è Vadim, con la mente di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne. E poi c’è Alan, il maggiore, l’uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l’amore verso la sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo.
Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c’è anche lei, Delia. È più grande di lui, è bellissima – ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo – e, soprattutto, non è della Fortezza.
Ed è proprio questo il problema.
Perché Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan.
E Alan non perdona.
So
poche cose, veramente poche. Ma ho una
certezza: Valentina D’Urbano è una garanzia. Inutile ripeterlo ad ogni
recensione, ma è così.
Grazie
a Quella vita che ci manca torniamo
nella Fortezza. Quella stessa Fortezza che tempo prima ci ha portato via
Alfredo e Beatrice, per sempre.
Troviamo
volti nuovi e già visti, però. Uno di
questi è Valentino, insieme ai suoi fratelli: Anna, Alan e Vadim. Il legame che
li lega è irraggiungibile ed inseparabile.
“Se non hai un lavoro te lo devi inventare, diceva sempre il
padre di Valentino, quando ancora viveva con loro.”
Valentino
è il più piccolo dei fratelli Smeraldo, e tocca a lui e suo fratello Alan
occuparsi della famiglia. Occuparsi di Anna che di conseguenza di prende cura della
casa, lava i panni, cucina per tutti e va a fare la spesa al mercato. Poi c’è
Vadim, e come dice la trama – con la mente
di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne -. Però si sa, la
Fortezza non ti porta mai a fare cose buone. Valentino segue suo fratello maggiore, e così iniziano a lavorare di
notte.
“Sei capitato e quando capita una cosa bella, una come me se la
tiene stretta, a qualunque costo.”
‘Facciamo i guardiani ai
magazzini’, dicono alla
mamma e ad Anna. Rubano le macchine, invece. Lo fanno quando la notte è
silenziosa, quando non c’è nessuno a guardarli. E ci riescono bene. Portano
tanti soldi a casa. Talmente tanti da poter comprare una televisione nuova, delle
nuove scarpe per Vadim, i regali di Natale per la mamma.
Ma
qualcosa si spezza, e quel qualcosa è una nuova ragazza. Perché Vale conosce Delia, piccola, magrissima, con dei capelli orrendi
e dei vestiti ancora più brutti.
“Il sangue si lava, non è quello il problema. Il problema sono
le cicatrici, che rimangono a distanza di anni e ti ricordano chi sei e chi
avresti potuto essere, e per questo fanno un male pazzesco.”
Vale
non la vuole, una come Delia. Non ne ha bisogno. Deve soltanto pensare alla sua
famiglia, insieme ad Alan. Peccato che
Delia le entra dentro, senza nemmeno rendersene conto. Così passano le
serate insieme. Lui la va a prendere a lavoro tutte le sere, lei lo aspetta con
la sua solita strafottenza. Ma stavolta non è come Bea e Alfredo. Perché Delia
non sa nulla della Fortezza. La vede soltanto da lontano. Sa che quelle
palazzine sono occupate, sa che deve tenere le distanze. Eppure, quando Vale le
spiega da dove viene, lei non batte ciglio.
Valentina D’Urbano ci regala
un libro meraviglioso. Un
ritorno alla Fortezza degno della prima volta. Quando leggo i suoi libri, sono
dominata da emozioni che provo di rado. Perché è come stare lì, tra quelle
palazzine occupate e l’acqua calda che non viene. La mattina andavo a fare la
spesa con Anna e Vadim, il pomeriggio guardavo la TV con la mamma, la sera
andavo a prendere Delia a lavoro insieme a Vale, e la notte mi assicuravo che
nessuno vedesse Alan e Valentino che rubavano le macchine.
Mi
sembra inutile dirvi che vi consiglio questo libro. Come lo è consigliarvi
tutti gli altri. E ne voglio ancora, ancora ed ancora.
“Fosse stato necessario l’avrebbe aspettato così tutta la vita.”
Adoro la D'Urbano, con i suoi due libri precedenti mi ha strappato un pezzo di cuore e non vedo l'ora di poter leggere questa sua nuova opera, poi avendo l'incentivo del ritorno alla Fortezza, la voglia di buttarmi tra le pagine raddoppia.
RispondiEliminaBellissima recensione Tati *_*
E' bellissimo Ale, consigliatissimo!
EliminaGià il primo libro mi attira, ma ho sentito parlare anche meglio del secondo.. penso che darò una possibilità a questa autrice :)
RispondiEliminaMerita tantissimo! Fammi sapere poi :)
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